Il nostro lavoro medico si è svolto per la massima parte a Toecè, dove siamo stati assistiti dal Major Maurice (che parla francese e inglese) e l'infermiere Daniel, che si occupa dei malati di lebbra, con cui è stato molto utile lavorare insieme e confrontarsi sulle varie patologie che loro diagnosticano tra la popolazione. Abbiamo lavorato mattina e pomeriggio, visitando più di 200 pazienti (quasi tutti trascritti nel registro infermieristico),di cui 20 affetti da lebbra, visitati nell'annesso lebbrosario per le complicanze della patologia principale. I farmaci portati sono stati molto graditi, sia perché molte patologie legate a infezioni delle alte e basse vie aeree necessitavano di terapia antibiotica, sia perché è stato possibile consegnare direttamente i farmaci ai pazienti più indigenti. A lato della malaria endemica, c’è purtroppo un numero molto alto di pazienti affetti da ipertensione arteriosa, nonché dalle consuete patologie intestinali (elmintiasi, coprostasi) per scarsissima igiene e abitudini alimentari.
Nel corso della settimana ci sono stati alcuni parti (senza complicazioni per madri e neonati) e un ricovero legato a patologia tifoidea, curato con farmaci e dimesso rapidamente. Gli altri ricoveri erano "day-hospital" per terapia endovenosa per disidratazione (gastroenteriti) senza particolari problemi. Abbiamo effettuato elettrocardiogrammi in pazienti a rischio e insegnato al Major l'uso della strumentazione elettrocardiografica. Abbiamo inoltre spesato accertamenti specialistici ad adulti e bambini che presentavano patologie complesse. Il centro sanitario di Toecè è ben organizzato e gestito da personale infermieristico che si occupa anche del Cren e del centro di ostetricia. Ci è stato detto che in futuro vi sarà una figura medica permanente in loco. Necessitano invece di visite oculistiche, per cui selezionare i pazienti da curare o da operare di cataratta. Ci viene richiesto l'invio di medicinali (antibiotici, antimicotici e relative pomate, gastroprotettori, antidolorifici-antinfiammatori), vestiario e calzature. I protocolli per malaria, lebbra e HIV si confermano in uso, somministrati con le metodiche già note agli infermieri.
Cinzia Cosimi - medico chirurgo