Mentre nella capitale Ouagà l’obbligo scolastico scatta per i bimbi dai 5 anni, nei villaggi del Burkina Faso i bimbi iniziano ad andare a scuola tra i 7 e i 9 anni. I ragazzi trascorrono la mattina a scuola e spesso hanno ore di lezione anche di pomeriggio, fino alle 17.
Rientrati a casa il lavoro non è finito, anzi: soprattutto per le bambine le incombenze domestiche occupano molte ore dopo la scuola. Le femmine si fanno carico di andare a prendere l’acqua, cucinare, pulire, aiutare la mamma e le zie. Ognuna riceve un compito proporzionato alla sua età e corporatura, ma di lavoro ce n’è sempre per tutte.
Per i maschi l’impegno in famiglia (ma per famiglia si intende anche tutto il nucleo allargato di nonni, zii e cugini) è meno gravoso, ma dopo la scuola babbo e zii maschi coinvolgono spesso un bimbo nell’intrecciare la paglia per il tetto o per realizzare un recinto.
La sera si può trascorrere il tempo con cugini e amici del villaggio giocando o scherzando, ma spesso, a seconda della stagione, si va a letto presto perché esausti dalla giornata di studio e lavoro.
MK ringrazia Jeanette Kuela per i suoi racconti sulla vita in BF