Sui banchi si impara anche l'igiene personale: concetto non scontato per popolazioni per cui l'accesso all'acqua è sempre stato problematico. Vogliono quindi insegnare ai bimbi le buone prassi della cura di sé le lezioni che Leda Schirinzi, medico con specializzazione in Igiene e Sanità pubblica, propone ai bimbi burkinabè durante le missioni di MK Onlus.
E' all'insegna della "bonne santè" la campagna divulgativa proposta in classe:"Già prima della partenza - spiega il medico - cerco informazioni sulle scuole dove opereremo, per preparare poster e materiali adeguati all'età in lingua francese. Sembra banale ma anche solo una corretta igiene delle mani costituisce il più importante fattore per ridurre la trasmissione di molte malattie infettive. Quanto insegnato ai piccoli in merito a controllo e igiene dei bisogni personali, igiene delle mani, pulizia nel trattare i cibi diventa poi strumento per un miglioramento generale delle condizioni ambientali".
Nelle classi dei più grandicelli le lezioni sono più approfondite, arrivando a parlare di malattie infettive il cui contagio avviene per via oro-fecale o respiratoria. "Il controllo di alcune malattie killer - continua Schirinzi - è influenzato da fattori come l'igiene personale e ambientale, l'accesso ad acqua pulita, la preparazione dei cibi, l'età dei bambini".
Ogni bimbo riceve poi una visita medica generale e un esame obiettivo: peso, altezza, auscultazione torace, area cardiaca, palpazione addome, piccola visita otorino, per poter raccogliere informazioni e stabilire le priorità per la salute dei ragazzi in crescita. Le patologie più frequenti, a parte le infiammazioni delle alte vie respiratorie, sono relative non tanto alla denutrizione quanto ad una cattiva nutrizione, spesso per mancanza di frutta e quindi di vitamine e minerali, che causa ritardi nella crescita e difficoltà nell'apprendimento. Per questo negli anni si è deciso di potenziare la distribuzione di complessi multivitaminici e farmaci mirati.