È stato siglato il 16 febbraio e confermato in Italia il 18 febbraio scorso l’accordo di partenariato fra il Lions del Burkina Faso e MK Onlus. La firma dell’accordo è avvenuta nell’ufficio del Governatore del Distretto 403 A3 Rimon Hajjar alla presenza dei consiglieri MK Giovanni Spaliviero e Sauro Bovicelli. È stato siglato il 16 febbraio e confermato in Italia il 18 febbraio scorso l’accordo di partenariato fra il Lions del Burkina Faso e MK Onlus. La firma dell’accordo è avvenuta nell’ufficio del Governatore del Distretto 403 A3 Rimon Hajjar alla presenza dei consiglieri MK Giovanni Spaliviero e Sauro Bovicelli. Collaborare al rispetto, alla trasparenza e alla fiducia reciproca sono gli impegni assunti da MK Onlus, presentando ogni anno progetti, attività e investimenti concordati con i Lions Clubs del Burkina Faso. MK si impegna a sostenere i costi di realizzazione delle attività previste con il sostengo dei Lions Clubs del BF che contribuiranno in percentuale da definire di volta in volta, comunque non inferiore al 3% del valore totale delle opere previste. Ogni progetto avrà come tutor il Lions Club di riferimento territoriale in modo che uno dei suoi membri sia responsabile del progetto e ne segua l’esecuzione e la manutenzione.In tutti i progetti sarà previsto il coinvolgimento operativo e la collaborazione proattiva dei Leo Club.I Lions burkinabè si interesseranno per le pratiche ai Ministeri, alle amministrazioni territoriali e locali per assicurare la giusta pianificazione dei progetti, inoltre si impegnano a diffondere i risultati dei progetti sostenuti da MK Onlus in modo che ogni Club possa valutare l’opportunità di promuoverne simili.All’interno del Distretto 403 A3 sarà predisposto un team di monitoraggio e coordinamento per i progetti e le attività di MK Onlus con la promozione e il sostegno degli stessi. L’accordo, su base annua, è tacitamente rinnovato, con opportunità di inserire successivi miglioramenti.Un passo unico nel suo genere di collaborazione internazionale fra Lions, nel chiaro intento di servire e di sviluppare territori sempre più isolati e affamati di risorse economiche, umane, ma spesso anche semplicemente di “innesto” positivo al fare e sviluppare.