Come ogni anno gli studenti di Ingegneria dell’Università di Pescara si organizzano per studiare il tema che il Lions Club Pescara Ennio Flaiano assegna loro nell’ambito del Service MK Onlus. In occasione della ricorrenza del Centenario dell’associazione Lion, considerato che finora si sono studiati vari sistemi per la sopravvivenza: emungimento dell’acqua, sistemi di irrigazione, modalità costruttive ecc., si è pensato di intervenire con quello che nessuno tiene in giusto conto: l’inquinamento dell’Africa, e, nel caso specifico del Burkina Faso. Il tema è stato, pertanto “Riciclare per costruire” e i primi classificati (ex aequo) sono stati gli studenti Giovanni Potenza, Mario Vitacolonna e Giuseppe Vitullo con il progetto “RRR_ Recycle to Renew and Re-invent” e gli studenti Giorgia Diodato e Vincenzo Romagnuolo con il progetto “Una parola moderna per una necessità antica: Sostenibilità”.
Durante la cerimonia presso l’Università di Pescara gli studenti premiati hanno esposto i loro lavori e gli scopi che si erano prefissi mettendo in luce le varie possibilità esistenti proprio in un territorio povero, come quello del Burkina Faso, esaminando i prodotti che vengono lavorati ed i cui scarti possono essere impiegati in modo “costruttivo” direttamente in loco. Il primo gruppo ha ipotizzato di riciclare gli scarti della lavorazione della canna da zucchero; il secondo quelli della lavorazione del cotone e, nel caso del terzo classificato (Domenico Pachioli) è stata analizzata la possibilità di estrarre l’amido dalle patate dolci per farne una malta da costruzione. Il tutto con tecnologie semplici e facilmente realizzabili in un territorio sprovvisto di risorse. Questo sistema sinergico tra i Lions e l’Università ha generato anche una particolare attenzione degli studenti agli aspetti pratici di quello che sarà il loro lavoro futuro. Un’idea di uno dei vincitori degli anni passati, lo ricordiamo, che aveva progettato dei mattoni utilizzando la paglia, è stata messa in opera da un industria italiana. L’iniziativa di Pescara è seguita da anni da Paolo Di Cesare a cui va il ringraziamento di MK Onlus.